Il 19 maggio ricorre il 25° anniversario dalla scomparsa di Jacqueline Kennedy.
Consorte del presidente americano John F. Kennedy, Jacqueline (chiamata affettuosamente Jackie) è stata una donna molto amata dai suoi cittadini.
Intelligente e raffinata, Jackie non era solamente un’icona di stile ma una grande appassionata di arte e storia. Ha reso Washington la capitale culturale americana e ha promosso il progetto del museo di storia americana.
Jacqueline Kennedy nasce a Southhampton il 28 luglio 1929. Ama leggere, scrivere novelle e romanzi e studiare danza.
Ha occasione di viaggiare molto e, nel 1952, un anno dopo la laurea presso la George Washington University, Jacqueline è assunta al giornale “Washington Times-Herald”, inizialmente come fotografa, poi come redattrice ed articolista. In un’occasione ha l’opportunità di intervistare il senatore John F. Kennedy del Massachussetts, già accreditato come futuro Presidente degli Stati Uniti. Tra i due scatta la scintilla.
Jackie conquista subito il favore degli americani, proponendosi come una donna colta ed elegante, ma mai appariscente, volgare o troppa esibizionista.
Il 22 novembre 1963, quando John F. Kennedy viene tragicamente assassinato a Dallas, Jackie è seduta accanto a lui.
La first-lady si trasferisce assieme ai propri figli a New York e nel 1968 sposa Aristotele Onassis, ricchissimo uomo d’affari greco. Il matrimonio fallisce, ma la coppia non divorzierà mai e Onassis morirà nel 1975.
Jackie inizia a lavorare nell’editoria, diventando senior editor di Doubleday. Muore a New York il 19 maggio 1994.
L’ultima pellicola che ha reso omaggio alla first lady è stato Jackie, interpretata da Natalie Portman e candidata a miglior attrice protagonista nel 2017.