
Il 19 dicembre 1992 ci lasciava Gianni Brera, il più grande giornalista sportivo che l’Italia abbia avuto.
Nato a San Zenone Po, in provincia di Pavia, Gianni Brera collabora con numerose e autorevoli testate. Da “Il Popolo d’Italia” a “Il Resto del Carlino”, da “Il Giornale” a “La Repubblica”, fino a “La Gazzetta dello Sport”.
Il giornalismo sportivo è il suo cavallo di battaglia. Ne rivoluziona il linguaggio, introducendo neologismi che sono ormai entrati nell’uso comune, e studia attentamente il corpo umano, riuscendo così a raccontare lo sport con precisione e passione.
Il genio di Brera, però, si esprime in molti altri campi, ad esempio la gastronomia, coinvolgendo lettori di ogni età e senza mai rinunciare a fornire saggiamente la sua opinione.
Per “Il Giorno” Brera segue le grandi corse ciclistiche, il Tour de France e il Giro d’Italia, prima di dedicarsi completamente al calcio.
Mondadori Portfolio ricorda l’indimenticabile Gianni Brera con una gallery imperdibile.

Il giornalista sportivo sorride mentre fuma la sua pipa. Sulla giacca ha una spilla del Partito Socialista Italiano, essendo candidato per il Parlamento con quella compagine politica. Italia, giugno 1983.

I giornalisti Gianni Brera e Mario Fossati correggono il proprio articolo sulla Nazionale italiana ai Campionati Mondiali di calcio disputati in Inghilterra. La squadra allenata dal mister Fabbri ha perso due partite su tre ed è stata eliminata al primo turno. Gran Bretagna, luglio 1966.