
30 anni fa, il 16 febbraio 1990, ci lasciava Keith Haring, uno degli artisti più originali e rappresentativi della cultura pop.
Nato in Pennsylvania e frequentata la scuola d’arte di Pittsburgh, Keith Haring gira gli Stati Uniti in autostop per meglio osservare la scena artistica americana degli anni Settanta.
Da quel momento Haring si considera figlio della cultura di strada ed esponente della street art newyorkese.
Il suo stile è costituito da sagome elementari, quasi infantili, caratterizzate da colori accessi e da un netto contorno nero che ricorda subito il fumetto.
Nel 1988 gli viene diagnosticato l’Aids che, a soli 31 anni, lo porterà alla morte.
Mondadori Portfolio omaggia l’arte pop di Keith Haring con una gallery dei suoi capolavori più belli.
Tuttomondo

“Tuttomondo” è il testamento artistico di Keith Haring, la sua ultima opera, l’unica pensata come installazione permanente e realizzata in una settimana, insieme a studenti e artigiani pisani. Si tratta di un murale, il più grande mai fatto in Europa, dipinto sulla parete esterna della chiesa di Sant’Antonio Abate a Pisa nel 1989. L’opera ritrae 30 figure nel tipico stile di Haring, concatenate tra loro a simboleggiare la pace e l’armonia del mondo, il legame tra uomo e natura e il conflitto tra quest’ultima e la tecnologia.
Free South Africa

Keith Haring è stato anche un attivista sociale, sostenendo con forza la comunità LGBT e la campagna di sensibilizzazione contro l’AIDS, condannando il razzismo, la disuguaglianza e le ingiustizie sociali. Haring si unisce al movimento anti-apartheid contro il potere oppressivo del governo sudafricano realizzando il poster “Free South Africa” nel 1984.
Flowers 3
Chocolate Buddah
Chocolate Buddah 2
Icons 2
Untitled
Retrospect