
Il 6 aprile si è tenuta la Giornata Mondiale dello Sport!
La ricorrenza è stata ideata dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale) e fissata in questo giorno come ricordo della data d’inizio dei primi Giochi Olimpici del 1896.
La Giornata Mondiale dello Sport nasce come occasione per esaltare lo sport in quanto forza aggregatrice tra le persone, promotrice di pace, uguaglianza e rispetto.
Inoltre questa giornata vuole dimostrare l’importanza dell’attività sportiva per la salute, lo sviluppo fisico e sociale e per infondere fiducia in se stessi.
Mondadori Portfolio si unisce a atleti e organizzazioni sportive di tutto il mondo per celebrare lo sport.
Kobe Bryant

Il 2020 è iniziato con un gravissimo lutto nel mondo dello sport: il giocatore di basket Kobe Bryant ci ha lasciati il 26 gennaio a causa dello schianto dell’elicottero su cui voleva insieme a sua figlia tredicenne e altre sette persone. Il cestista statunitense iniziò a giocare a basket sin da piccolo e visse in Italia fino a 13 anni. Bryant ha giocato prevalentemente nel ruolo di guardia tiratrice nei Los Angeles Lakers ed è considerato tra i migliori giocatori della storia dell’NBA.
Cristiano Ronaldo

Da quando, il 10 luglio 2018, è stato annunciato il trasferimento di Cristiano Ronaldo alla Juventus non si è parlato d’altro e, a distanza di quasi due anni, la sua presenza ne “La Vecchia Signora” è ancora motivo di grande soddisfazione per i tifosi. L’attaccante portoghese è ritenuto uno dei migliori calciatori di tutti i tempi, vantando almeno mille presenze in carriera. CR7 è un modello di perseveranza e forza di volontà: nonostante i suoi trentacinque anni, Ronaldo presenta un fisico da venticinquenne, grazie un allenamento quotidiano e rigoroso.
Zlatan Ibrahimović

Non è mai troppo tardi per essere un campione; Zlatan Ibrahimović ne è l’esempio. A trentott’anni è considerato uno dei calciatori più forti al mondo. Il 27 dicembre 2019 il Milan annuncia il ritorno del calciatore svedese. Di Ibrahimović si racconta sia una personalità in grado di portare, in campo come dentro lo spogliatoio, entusiasmo e coesione di squadra. Questo perché lo sport non è solo vincere, ma saper compiere un percorso onesto e appassionato per raggiungere la vittoria.
Valentino Rossi

Siamo sinceri: tifoso o no del MotoGP, ogni italiano non può che esultare alla notizia di una vittoria di Valentino Rossi. Quarant’anni compiuti ma ancora un portento sulla pista, Valentino Rossi è tra i piloti più titolati del motociclismo. Forse ultimamente le sue performance non brillano come al solito, ma “The Doctor” ha scritto la storia del motociclismo. Sempre fedele al numero 46, Valentino Rossi conquista nove titoli mondiali (cinque dei quali vinti consecutivamente tra il 2001 e il 2005) ed è l’unico pilota nella storia a aver vinto il Motomondiale in quattro classi differenti (125, 250, 500 e MotoGP).
Serena Williams

Serena Williams non ha bisogno di presentazioni. Soprannominata “The Queen”, è considerata la migliore tennista di tutti i tempi. Un mix scoppiettante di forza fisica e mentale, una vera leonessa, dentro e fuori dal campo, un esempio di vita per tutti. Vincitrice di trentanove titoli del Grande Slam, cinque Master Cup, diciannove tornei Premier e un titolo olimpico conquistato nel 2012 a Londra.
Simona Quadarella

Romana, classe 1998. Simona Quadarella è considerata l’erede di Federica Pellegrini. Carattere forte, tenace e predisposto al sacrificio, Simona esordisce agli Europei di Budapest nel 2017 dove ottiene ben tre ori (nei 1500, negli 800 e nei 400 stile libero). Nel 2018 ai Mondiali di Gwangju (Corea del Sud) trionfa nei 1500 stile libero, ottenendo un oro e un nuovo record italiano.
Federica Pellegrini

Abbiamo nominato la “divina” Federica Pellegrini, potevano non inserirla nella nostra carrellata? Federica Pellegrini è specializzata nello stile libero. Considerata la più forte nuotatrice della storia del nuoto azzurro, ha vinto undici medaglie mondiali e due medaglie olimpiche. È l’attuale detentrice del record mondiale nei 200 stile. Nel 2008, a Pechino, è divenuta la prima nuotatrice italiana a laurearsi campionessa olimpica.
Bebe Vio

La schermitrice, campionessa paraolimpica, mondiale ed europea Bebe Vio incarna il motto “non arrendersi mai”. La giovane Beatrice, infatti, non si è mai arresa, neanche quando a undici anni fu colpita da una meningite fulminante che comportò l’amputazione di avambracci e gambe. Dopo un periodo di riabilitazione, riprese l’attività sportiva di schermitrice grazie all’uso di protesi. Da allora è diventata un testimonial, per diffondere la conoscenza della scherma su sedia a rotelle e dello sport paralimpico. Bebe è un esempio di come lo sport possa infondere la forza per risollevarsi dalle difficoltà, alzare la propria asticella, superare quei limiti che pensavamo invalicabili per poter gridare a gran voce “ce la posso fare!”.