
Che giornata! Oggi, 31 maggio, il grande e inimitabile Clint Eastwood compie 90 anni!
Mito del cinema western e uno dei più prolifici registi americani di fine secolo. Di sua mano, titoli come Gli spietati, Un mondo perfetto e Million Dollar Baby.
Noto è il sodalizio tra Clint Eastwood e il regista Sergio Leone, maestro del cinema western italiano. Dagli anni ’60, la loro collaborazione frutterà a entrambi la fama internazionale grazie a titoli come Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto e il cattivo.
Alla fine degli anni ’60 Eastwood abbandona i panni del pistolero freddo e spietato per vestire quelli dell’Ispettore Callaghan che consacra ulteriormente la sua fama.
Dopo Fuga da Alcatraz (1978) diretto da Don Siegel, un vero e proprio classico del cinema carcerario, Clint Eastwood inizia la sua prolifica esperienza dietro la macchina da presa. La sua prima regia risale al 1971 con Brivido nella notte.
Ripercorriamo la sua lunga e fortunata carriera con le foto di alcuni dei suoi lavori.
Per un pugno di dollari

“Per un pugno di dollari” è un film del 1964, il primo della “Trilogia del Dollaro” diretta da Sergio Leone e seguito da “Per qualche dollaro in più” (1965) e “Il buono, il brutto, il cattivo” (1966). Il ruolo protagonista resta sempre di Clint Eastwood che fa della trilogia un caposaldo del genere spaghetti western. In una cittadina al confine tra Stati Uniti e Messico, dominata da due famiglie di prepotenti in faida tra loro, giunge il pistolero Joe che, fingendo d’allearsi prima con una e poi con l’altra, le farà sterminare a vicenda.
Ispettore Callaghan, il caso Scorpio è tuo

La serie di Callaghan si compone di cinque film, ma è il primo, “Ispettore Callaghan, il caso Scorpio è tuo” del 1971, a restare negli albori. Diretto da Don Siegel, Clint Esatwood ci regala un’interpretazione magnifica. Il film ebbe alcuni problemi di censura, in quanto accusato di esaltare il farsi giustizia da solo di fronte agli ostacoli burocratici e l’ostracismo dei superiori.
Fuga da Alcatraz

Dopo Sergio Leone, un’altro riuscitissimo sodalizio fu tra Clint Eastwood e Don Siegel. “Fuga da Alcatraz” segna la loro quinta e ultima collaborazione. Il film è girato proprio nella prigione di Alcatraz, sedici anni dopo la sua chiusura definitiva. Si basa sul libro “Escape from Alcatraz” di J. Campbell Bruce e descrive la vera storia dell’evasione di tre detenuti, Frank Morris e i fratelli John e Clarence Anglin, avvenuta nella notte dell’11 giugno 1962.
Brivido nella notte

Brivido nella notte è un lungometraggio del 1971 che segna l’esordio di Clint Eastwood, allora quarantunenne, da regista. L’attore, inoltre, rende omaggio al regista e amico Donald Siegel offrendogli una parte nel film, interpretando il fidato barista Murphy. Bugie, tradimenti e un amore tormentato, questi gli ingredienti della pellicola d’esordio di Eastwood.
Gli spietati

“Gli spietati” è un film western del 1992 diretto ed interpretato da Clint Eastwood. Nel cast anche Morgan Freeman, Gene Hackman e Richard Harris. Eastwood veste i panni di un vecchio ex-pistolero, quasi un ritorno ai suoi primi ruoli. Non è un caso che nei titoli di coda il regista inserisca una dedica “a Sergio e Don”, ovvero Sergio Leone e Don Siegel, i due maestri che lanciarono la sua carriera e che gli insegnarono a amare il cinema. Il film ricevette nove candidature agli Oscar e ne vinse quattro, tra i quali Miglior film e Miglior regia.
Un mondo perfetto

Film del 1993 e diretto da Clint Eastwood che, con questa pellicola, dà una grande prova di sé e della sua capacità di trattare tematiche più sensibili. Una struggente storia di un uomo che, dopo essere evaso e aver rapito un bambino, si lancia in una fuga frenetica attraverso il Texas. Una vicenda inedita, un confronto generazionale tra un fuggiasco e un piccolo ostaggio che si trasformerà in un rapporto fraterno, di amicizia e complicità.
Million dollar baby

Una storia drammatica ed emozionante, in cui Clint Eastwood è sia regista che attore. L’energica Maggie Fitzgerald, interpretata da una splendida Hilary Swank, riesce a convincere il burbero e riluttante Frankie, anziano manager di pugilato, a allenarla per farla diventare una campionessa. Eastwood decide di portare sul grande schermi un tema importante, quello dell’eutanasia, raccontandolo con rispetto ma anche con estrema fermezza. Il film ha vinto quattro statuette agli Oscar.