Queste mese ricorrono 60 anni dalla nascita di Jean-Michel Basquiat, uno dei più importanti esponenti del graffitismo americano.
Basquiat, di origini haitiane, nasce a Brooklin il 22 dicembre 1960 e fin da piccolo mostra un’evidente inclinazione per l’arte. Insieme alla madre, infatti, è un appassionato frequentatore dei musei newyorkesi.
A 17 anni Basquiat comincia la sua carriera di writer. Le strade di Manhattan si riempiono dei suoi graffiti firmati SAMO, acronimo per Same Ol’ Shit.
Nel giro di poco tempo ottiene un discreto successo: compare in trasmissioni televisive, partecipa a mostra ed esposizioni e presto diventa un personaggio cardine degli ambienti culturali dell’Est Village.
Nel 1982, a coronare la sua fama, intrattiene una relazione con una giovane cantante italoamericana, all’epoca ancora sconosciuta, di nome Madonna ed entra nella Factory di Andy Warhol con il quale intraprende una collaborazione molto prolifica.
Intanto il giovane Basquiat inizia ad esporre in tutte le capitali mondiali. Le sue opere sono enigmatiche, ricche di simboli che in parte richiamano le sue origini afroamericane. Le figure sono semplici, quasi elementari. Sulla tela si osservano scritte delle parole, spesso cancellate, che assumono un ruolo sia concettuale che puramente decorativo. Il fatto stesso, infatti, di cancellare spinge ancora di più a voler leggere cosa c’è sotto.
A causa di gravi problemi legati a droga, paranoia e depressione, Jean-Michel Basquiat muore a soli 27 anni per overdose nel 1988.
Ricordiamo il genio atipico di Jean-Michel Basquiat con una gallery di alcune sue opere.
Rubber
Taxi 45th / Broadway
Eroica
Oreo
Light Blue Movers
Riddle Me This Batman