A 100 anni dalla sua scomparsa, Mondadori Portfolio ricorda un pilastro della musica lirica italiana a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento: Enrico Caruso.
Classe 1873, Enrico Caruso nasce e cresce a Napoli dove il suo innato talento per il canto gli consente di esibirsi nelle case private, nei caffè e nelle rotonde balneari. Addirittura riesce a essere ingaggiato presso il famoso Caffè Gambrinus e, nel 1891, allo stabilimento balneare Risorgimento.
Proprio qui viene notato dal baritono Eduardo Missiano che gli offre la possibilità di seguire delle lezioni più regolari con il maestro Guglielmo Vergine.
Il grande debutto di Caruso giunge al teatro Cimarosa di Caserta nell’aprile del 1895. Vene confermato a Caserta e poi a Salerno ed affronta le sue prime trasferte all’estero. Il suo repertorio è molto vasto e spazia da Giacomo Puccini a Ruggero Leoncavallo, da Ponchielli a Giuseppe Verdi.
La svolta nella sua carriera avviene con il successo trionfale ne l'”Arlesiana” di Cilea. L’America latina e la Russia spalancano i propri teatri per accogliere il giovane tenore italiano. Enrico si esibisce alla Scala di Milano, a Napoli, conquista il pubblico anglosassone e debutta al Metropolitan di New York, dove canterà per ben 607 volte in diciassette stagioni.
Purtroppo la vita privata di Caruso ha alti e bassi: si opera di laringite nodulare, nel 1911 diventa vittima di una serie di tentativi di estorsione ad opera sia della ex-moglie nonché di altri loschi personaggi, dai quali finisce per proteggerlo la malavita americana. Nonostante i disagi sempre maggiori dovuti ad un empiema polmonare, continua con tournée e repliche.
Il tenore muore a Napoli il 2 agosto del 1921, a soli 48 anni.
Mondadori Portfolio omaggia il talento di Enrico Caruso a un secolo dalla sua scomparsa.