La pittura “di genere”
A 320 anni dalla sua nascita, Mondadori Portfolio omaggia il pittore veneziano Pietro Longhi.
Il solletico
I primi anni
Pietro Longhi, all’anagrafe Pietro Falca, nasce a Venezia il 15 novembre 1702.
Nonostante la giovanissima età, dimostra presto un’attitudine all’arte. Il padre decide, dunque, di mandarlo a studiare dal pittore veronese Antonio Balestra. Questo’ultimo, dopo diversi anni di preparazione, invia Pietro a Bologna raccomandandolo a Giuseppe Crespi detto lo Spagnoletto.
Caduta dei giganti
La fase della pittura religiosa
Verso il 1730 Pietro Longhi dipinge la sua prima opera documentata, la grande pala del presbiterio della parrocchiale di San Pellegrino Terme a Bergamo, raffigurante il santo condannato al supplizio.
Nei primi anni Trenta del Settecento sposa Caterina Maria Rizzi, dalla quale avrà dieci figli, e risulta iscritto alla Fraglia dei pittori di Venezia.
Nel 1934 firma e data gli affreschi dello scalone di Palazzo Sagredo.
San Pellegrino condannato al martirio dall’imperatore Gallieno
La pittura di genere
Dopo le opere religiose, dal 1741 Longhi inizia la produzione “di genere“ con la prima scena di vita veneziana: il “concertino delle Gallerie dell’Accademia di Venezia”.
La fama del pittore cresce e le sue composizioni artistiche apprezzate, tanto che nel 1570 Carlo Goldoni gli dedica un sonetto: “Longhi tu che la mia Musa sorella chiami del tuo pennel che cerca il vero…“.
Lo studio dell’artista
L’ingresso all’Accademia di Venezia
Il 31 dicembre 1756, per volere del comitato presieduto da Giambattista Tiepolo, Pietro Longhi entra all’Accademia di Venezia. Vi insegna, a più riprese, fino al 1780.
La sua pittura assume caratteristiche ben definite, passa dai forti contrasti cromatici iniziali a modulazioni luminose delicate, fino a una stesura tonale sottile con un uso discreto di ombre colorate.
Monaci canonici e frati di Venezia e isole vicine
L’opera è del 1761 e si trova presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia. Osserviamo dei monaci appartenenti a vari ordini religiosi riuniti in una grande biblioteca di cui è visibile solo una parte. Alcuni di loro hanno lo sguardo rivolto verso l’osservatore, altri sono intenti nella lettura o in altre azioni; uno, ad esempio, osserva un mappamondo e un altro, seduto, sta mangiando qualcosa con le mani. ( )
Gli ultimi anni
Nel febbraio 1761 Gasparo Gozzi loda la pittura di Longhi sulle pagine dell’ “Osservatore Veneto”.
Nel 1763 viene posto alla direzione dell’Accademia di Disegno e di Intaglio istituita dalla famiglia Pisani. Partecipa, inoltre, nell’aprile del 1779, all’elezione ad accademico di Antonio Canova.
Pietro Longhi muore a Venezia l’8 maggio 1785 a causa di un mal di petto.
Ritratto di Francesco Guardi
Siamo di fronte al ritratto del pittore italiano Francesco Guardi. È in piedi, porta una parrucca bianca, indossa un jabot di merletto, una camicia con maniche a sbuffo e un elegante mantello annodato sulla spalla. Nella mano destra tiene un pennello e nella sinistra la tavolozza con alcuni colori. Volge lo sguardo verso l’osservatore accennando un leggero sorriso. ( )