
Tutto iniziò nel 1961 con l’apertura del Salone Internazionale del Mobile, primo appuntamento per i designer che si riversarono nella Milano della creatività.
Il Salone ebbe tanto successo che, negli anni ’80 tra le bollicine della Milano da bere, iniziarono a spuntare come funghi eventi paralleli indipendenti che, nel 1991, vennero istituzionalizzati nel Fuorisalone, grazie all’impegno della rivista Interni che creò il logo e la dicitura Milano capitale del design.
Oggi, dopo 20 anni, il Fuorisalone è il place to be della settimana del design, con migliaia di appuntamenti sparsi in tutta Milano. I luoghi più “caldi” sono il centro storico, con gli showroom dei vari designer, e zona Tortona con i loft diventati il vero e proprio simbolo dell’evento.
Ogni anno gli l’area interessata dal Fuori Salone si allarga un pochino colonizzando spazi sempre nuovi e la bandierina rossa che indica la zona del Fuori salone è diventato uno status symbol che identifica i quartieri più alla moda della città.
Negli ultimi anni ha avuto grande fermento la zona Ventura-Lambrate – a ridosso della stazione ferroviaria – che gradualmente ha preso sempre più spazio e peso fino a divenire, proprio quest’anno, la Centrale Design District.
Il merito è stato di Ventura Projects, l’organizzazione olandese che dal 2010 si è presa cura degli eventi in zona Lambrate; il progetto di Ventura Centrale si riappropria di alcuni degli ex magazzini raccordati, i tunnel merci sotto la Stazione centrale, da anni al centro di un progetto di riqualificazione.
Oltre alle aree postindustriali, come Tortona, Ventura e Centrale, il Fuorisalone si impossessa dei classici luoghi della cultura milanese, con installazioni dentro il cortile della sede dell’Università degli Studi di Milano di Via Festa del Perdono, dell’Accademia di Brera, del Museo Poldi Pezzoli e soprattutto della Triennale, che da molti anni ospita il Museo del Design, luogo colto per eccellenza all’interno della movida dei designer milanesi.