
Quando ormai si è giunti alla conclusione che le sirene non esistono, cominciano i Campionati mondiali di nuoto e il dubbio ritorna, forte. Le immagini che arrivano da Budapest sono un vero e proprio inno alla meraviglia del corpo umano che affronta l’acqua. E quando a entrare in vasca sono le donne, alla forza si aggiunge un’innata grazia che l’elemento liquido esalta all’ennesima potenza, privandole di peso mentre i loro corpi fendono sinuosi l’acqua. È certo, le sirene esistono. Si tuffano compiendo evoluzioni che sfidano le leggi della fisica, creano figure in sovrumana sincronia, ma non lo fanno per ammaliare marinai e attrarre navi su scogli affioranti. Esercitano la loro arte per incantare le giurie alla spasmodica ricerca di medaglie. Anni di esercizio, di allenamento, di diligenti ripetizioni riassunti e concentrati in pochi attimi in cui tutto si decide. L’acqua nasconde il sudore e lo sforzo, come un filtro blu cancella l’imperfezione e lascia a noi spettatori l’incanto. Le sirene esistono e le abbiamo fotografate a Budapest.