
I costumi da bagno e il cinema hanno una relazione strettissima. Prendiamo il caso di Ursula Andress nei panni (succinti) di Honey Ryder in Agente 007 Licenza di uccidere. La diva svizzera è stata resa famosa da quel bikini bianco, da lei stessa disegnato e indossato quando il suo personaggio appare per la prima volta emergendo dalle acque cristalline di un’isola dei Caraibi. Quello stesso bikini, a sua volta, è diventato iconico proprio perché indossato dalla Andress in un film di culto… Insomma, il cinema deve tanto ai costumi da bagno, almeno quanto i costumi da bagno devono all’industria cinematografica. E il cinema, ottima spia dei tempi che cambiano, ci aiuta anche a capire come il costume da bagno si sia evoluto nel corso degli anni. In particolare ci mostra come i costumi siano andati via via restringendosi dal fatidico 1946, anno della “esplosiva” invenzione del bikini da parte del sarto francese Louis Réard.
Il bikini, tuttavia, incontrò non pochi ostacoli nella società conservatrice dell’epoca, basti pensare che nel 1951 fu proibito al concorso di Miss Mondo. Grazie al ricco archivio di costume e cinema di Mondadori Portfolio, faremo un viaggio nel tempo, tornando indietro fino a quella profonda fase di cambiamento attraversata dal costume da bagno, tra gli anni ’40 e gli anni ’60. Seguiamo la sua evoluzione grazie a modelle d’eccezione, da Marilyn Monroe a Gina Lollobrigida, da Sandra Milo a Sue Lyon (la Lolita di Kukrick).