
Ricordiamo oggi, in occasione dei 440 anni dalla sua morte, uno dei più grandi architetti del Cinquecento: Andrea Palladio.
Andrea di Pietro della Gondola, in seguito Palladio, nasce il 30 novembre del 1508 a Padova, nella Repubblica di Venezia.
A soli tredici anni il giovane Andrea comincia l’apprendistato e, in seguito, si trasferisce a Vicenza dove continua a lavorare presso botteghe e cantieri.
Il nome del Palladio diventa ben presto noto negli ambienti vicentini: Andrea progetta e realizza ville, monumenti, chiese e palazzi fino alla sua opera più celebre, il Teatro Olimpico di Vicenza.
Palladio, inoltre, pubblica un importante trattato, I quattro libri dell’architettura (1570): tale opera e i suoi principi diventano un modello fondamentale per l’architettura occidentale.
Mondadori Portfolio, in collaborazione con Electa, omaggia il talento e il genio del Palladio con le immagini dei suoi capolavori.
Teatro Olimpico

Il Teatro Olimpico di Vicenza rappresenta l’apice della carriera di Andrea Palladio, una meraviglia architettonica ispirata ai teatri romani descritti da Vitruvio. Commissionato nel 1580 dall’Accademia Olimpica, è il teatro coperto più antico al mondo. L’interno simula l’ambientazione all’aperto dei teatri classici, presenta una cavea semiellittica di tredici gradoni e un’esedra con colonnato. È inaugurato il 3 marzo 1585, cinque anni dopo la scomparsa di Palladio, con la messa in scena dell’ “Edipo Re” di Sofocle.
La Rotonda

Villa Almerico Capra detta La Rotonda o Villa Capra è una residenza nei pressi di Vicenza, sulla cima di un piccolo colle, voluta dal canonico Paolo Almerico e edificata tra il 1566 e il 1567. Due anni dopo la morte di Almerico, la villa è ceduta ai fratelli Odorico e Mario Capra che portano a termine il cantiere. L’edificio appare come una villa-tempio, un volume sferico da cui emergono quattro spigoli rivolti verso i punti cardinali. La costruzione è considerato patrimonio UNESCO.
Villa Barbaro

Villa Barbaro si trova a Maser, in provincia di Treviso, e viene progettata da Andrea Palladio tra il 1554 e il 1560 su commissione dell’umanista Daniele Barbaro per suo fratello Marcantonio, ambasciatore della Repubblica di Venezia. Il vecchio palazzo medievale diventa una splendida abitazione, consona allo studio e alla riflessione. All’interno è possibile ammirare un ciclo di affreschi splendido, capolavoro di Paolo Veronese.
Basilica Palladiana

La Basilica Palladiana non ha nulla a che fare con la religione: si tratta, infatti, dell’antico Palazzo della Ragione. Il termine “basilica” deriva dell’antica Roma: la basilica, appunto, era il luogo dove si svolgevano gli affari e si progettava l’amministrazione cittadina. Oggi il palazzo ha perso la sua funzione originaria per ospitare musei, eventi e mostre. Il fiore all’occhiello dell’edificio sono le logge palladiane che lo rivestono, realizzate in marmo bianco e serliane, oggi divenute simbolo della città di Vicenza.
Chiesa di San Giorgio Maggiore

La basilica si trova sull’isola di San Giorgio Maggiore, affacciata direttamente sul Bacino di San Marco a Venezia. Inizialmente vi si trovava solo il monastero dedicato al santo, in seguito fu chiesto a Palladio di costruire il refettorio e realizzare il progetto della nuova chiesa. L’interno, a croce latina con tre navate, conserva opere di grandi maestri tra le quali “L’Ultima Cena” e “Il Cader della Manna” di Tintoretto.
Basilica del Redentore

La basilica si trova a Venezia, sull’isola della Giudecca, e viene progettata da Andrea Palladio nel 1577. Uno dei massimi capolavori dell’architettura rinascimentale, la chiesa è nota per ospitare la festa del Redentore, importante evento popolare celebrato la terza domenica di luglio a memoria del pericolo scampato dalla peste che colpì la città nel 1575. L’edificio vanta al suo interno opere di straordinario valore, Tintoretto e Veronese per citarne un paio. Nel complesso, tuttavia, l’interno è dominato dal bianco dell’intonaco, a ricordare la semplicità del tempio classico.
Villa Cornaro

Villa Cornaro (o Cornèr) è un’abitazione sita a Piombino Dese, in provincia di Padova, progettata da Palladio tra il 1551 e il 1552. Voluta dal potente patrizio veneziano Giorgio Cornaro, la villa viene pensata come dimora famigliare durante il periodo della semina e del raccolto. L’edificio si sviluppa su due piani a pianta quadrata, con un loggiato al piano superiore. All’interno, numerose colonne e statue arricchiscono la casa assieme a affreschi settecenteschi raffiguranti episodi biblici.