Cantante, attrice, modella, scrittrice, pittrice e presentatrice televisiva. Nata a Hong Kong, Amanda Lear è una donna eclettica ed inarrestabile, un talento poliedrico che è riuscito a far sempre parlare di sé.
A partire dalla sua relazione con il pittore spagnolo Salvador Dalì, al tempo sposato con Gala.
Si conoscono a Parigi nel 1965, in un locale chiamato “Le Castel”. L’eccentrico artista spagnolo rimane immediatamente colpito dall’affinità spirituale che avverte nei confronti di Amanda, allora modella. Quest’ultima rimarrà a fianco di Dalì per i successivi quindici anni, avendo così l’opportunità di visitare i salotti parigini e posare per alcune sue opere, quali Voguè e Venus to the Furs.
Nel 1973 Amanda Lear si consacra al pubblico posando come modella fetish sulla copertina dell’album For Your Pleasure dei Roxy Music. In particolare attira l’attenzione del cantante David Bowie con il quale intraprende una relazione e recita nella serie tv Midnight special, sulla Nbc. Sembra che sia stato proprio Bowie a suggerire ad Amanda di giocare sull’ambiguità del suo aspetto androgino per incrementare la sua fama.
Il 13 marzo 1979 Amanda Lear sposa l’aristocratico francese Alain-Philippe Malagnac d’Argens de Villèle, produttore musicale, diventando marchesa. Nel 2000 Malagnac muore tragicamente a soli 49 anni nell’incendio divampato nella loro villa in Provenza. La Lear gli dedica l’album Heart.
Amanda Lear, infatti, è nota anche per la sua carriera musicale. Con le lezioni di canto pagate proprio da Bowie, Amanda viene contattata dal produttore Antony Monn e pubblica nel 1977 il suo disco d’esordio I am a photograph che ottiene un successo strepitoso in Austria e in Germania.
In questo periodo, per altro, arriva anche il debutto sul piccolo schermo italiano. La vediamo nel programma di Rai2 Stryx, in W le donne con Andrea Giordana, conduce Ma chi è Amanda?, due edizioni di Premiatissima su Canale 5 e Il brutto anatroccolo in prima serata su Italia 1 con Marco Balestri.
Nel 1978 la Lear ottiene un cammeo nella pellicola Zio Adolfo in arte Fuhrer e in Follie di notte di Joe D’Amato.
Negli anni Duemila, Amanda Lear si destreggia anche nel doppiaggio del film Gli incredibili e nell’esposizione delle sue opere d’arte.