
Essere nell’azione, cancellare la distanza tra il fotografo e il ritrattato. È qui che si trova il fulcro del lavoro di Angelo Cozzi, che si muove con sensibilità ma sempre con attenzione al diritto di cronaca, che con le sue foto riesce a dare voce agli ultimi come a ritrarre le grandi personalità. Dal Vietnam al Teatro alla Scala l’occhio è sempre quello del fotoreporter, attento a documentare in modo imparziale e discreto i piccoli e grandi avvenimenti che plasmano il mondo.
Nasce nel 1934 a Milano, dove poi vive e lavora. Inizia a lavorare giovanissimo come reporter d’agenzia, il suo primo grande reportage è del 1959 quando testimonia l’alluvione in Polesine. Nello stesso anno entra in Mondadori, lavora con Epoca coprendo anche la guerra in Vietnam e con Grazia, dove si inventa un nuovo genere di servizi fotografici, scattati con modelle e giornalisti in ogni angolo del mondo.
Dalle ballerine ai capi di stato, dai premi Nobel ai vinti e agli indifesi, la carriera di Angelo Cozzi è punteggiata di grandi scatti e di lavori memorabili: è sua la prima copertina de La Domenica del Corriere, datata 7 novembre 1967, i ritratti a Fidel Castro, a Pertini a Oriana Fallaci e a molti altri. Angelo Cozzi è rappresentato da Mondadori Portfolio che vi offre una piccola selezione delle sue più belle fotografie