
Mondadori Portfolio ricorda e rende omaggio a una grande pittrice impressionista, in occasione dei 180 anni dalla sua nascita: Berthe Morisot.
Berthe Marie Pauline Morisot nacque a Bourges, in Francia, il 14 gennaio 1841 da una famiglia dell’alta borghesia francese. Ricevette un’educazione artistica all’Ėcole des Beaux-Arts.
Molto importante per Berthe Morisot fu la conoscenza con Baptiste Camille Corot che le insegnò a dipingere en plein air. Nel 1864 Berthe Morisot iniziò a esporre i suoi dipinti nel Salon e, quattro anni dopo, conobbe Ėdouard Manet. Tra i due nacque una forte amicizia: Manet ritrasse spesso Berthe e quest’ultima, grazie alla conoscenza con il pittore, aderì ufficialmente alla corrente artistica impressionista. Inoltre, la Morisot sposerà Ėugene, il fratello minore di Manet.
Come è facile immaginare, durante la sua carriera Berthe Morisot ricevette numerose critiche in quanto era disdicevole, per la società francese dell’epoca, il fatto che una donna intraprendesse una carriera artistica. Tuttavia molti suoi colleghi, tra i quali Renoir e Degas, la spingono a continuare.
Oggetto dei suoi dipinti sono, da una parte, le scene domestiche e familiari e, dall’altra, le vedute paesaggistiche, realizzate con colori vivaci e allo stesso tempo decisi.
La scomparsa del marito nel1892 addolora così profondamente la pittrice da abbandonare il suo mestiere. Berthe Morisot morì a Parigi il 2 marzo 1895.
Ammiriamo alcune delle tele più note di Berthe Morisot.
Giovane donna in tenuta da ballo

In questa tela la Morisot rifiuta i canoni della ritrattistica tradizionale. Della giovane fanciulla, vestita con un elegante abito da ballo, non interessa valorizzare lo status sociale ma, piuttosto, il suo sguardo. Questo, attento e curioso, è rivolto verso qualcosa che si svolge al di là dello spazio pittorico, alla sua destra. Sembra di essere di fronte a una fotografia: la pittrice immortala con grande immediatezza il momento, restituendolo con pennellate veloci e vivaci. La caratteristica insolita del dipinto, che in realtà è un’aperta adesione all’impressionismo, riguarda la vegetazione che avvolge la ragazza, rigogliosa e verdeggiante, le cui tonalità verdastre s’imprimono persino sulla sua veste.
La Culla

La Culla, dipinto nel 1872 a Parigi e conservato al Musée d’Orsay, è il quadro più famoso di Berthe Morisot. Viene raffigura Edma, una delle sue sorelle, mentre guarda dormire la figlioletta Blanche. Questa è la prima volta che una figura materna appare nell’opera della Morisot e il soggetto ritratto in questa tela diventerà uno dei temi preferiti dall’artista. Lo sguardo della madre, la linea che disegna il suo braccio sinistro piegato al quale corrisponde il braccio anche esso piegato della neonata e gli occhi chiusi della piccina tracciano una diagonale che mette maggiormente in evidenza l’unione intima e di amore tra la madre e la sua bambina.
Donna alla toilette

La Donna alla toilette (1875) raffigura una ragazza davanti allo specchio, la spallina sinistra del vestito abbassata, intenta nel gesto di sciogliersi i capelli. Era molto frequente tra gli impressionisti ritrarre figure femminili colte in momenti privati, come durante la cura del loro corpo o della loro igiene personale, per coglierle in pose naturali. Berthe Morisot crea una composizione fine e delicata grazie alla sua sensibilità femminile. Le pennellate sono lievi, date quasi accarezzando la tela, conferendole toni diafani e perlacei.
Eugène Manet all’isola di Wight

Questo dipinto ritrae il marito Eugène Manet durante un soggiorno all’isola di Wight, intento a osservare una donna e una bambina che passeggiano su una banchina. La particolarità della tela è notare come la finestra non costituisca una cesura tra ambiente interno e esterno; anzi, i confini sono ambigui e la luce fonde insieme i piani.
Nella stanza da pranzo

Nella stanza da pranzo risale al 1886 e presenta due delle caratteristiche più note dello stile di Morisot, le sue pennellate sciolte e il tema della vita femminile domestica. La donna raffigurata è raggiunta dal suo vivace cagnolino che le fa compagnia mentre completa le faccende della sua giornata. Morisot la dipinge come una figura alta, forte e sicura di sé. È vestita bene, la luce illumina una casa ordinata e, sembrerebbe, appartenente a una famiglia benestante. Nonostante la donna sia al lavoro, eseguire le sue mansioni non sembra avere un effetto negativo su di lei. Si coglie, piuttosto, un ruolo edificante del lavoro poiché la rende consapevole delle sue capacità e del suo ruolo.
Giorno d’Estate

Giorno d’Estate raffigura due giovani donne durante un giro in barca in una piacevole giornata estiva. La volontà di cogliere l’istante porta Morisot a adottare una pennellata sempre più rapida e abbozzata, che fonde figura e sfondo. In questa tela si coglie molto bene la questione del “non finito”, aspetto che caratterizzò l’intera produzione di Berthe Morisot e, più in generale, l’impressionismo. Un giornalista la soprannominò “l’angelo dell’incompiuto”. Questa assenza di finito, nel caso di Morisot, probabilmente perché donna, non sempre era visto dalla critica dell’epoca come un progetto artistico, ma spesso come il segno di una timidezza e di un’indecisione tipicamente femminili. Eppure dalle tele della Morisot emerge determinazione e consapevolezza, in quanto l’unica in grado di decidere se un quadro fosse finito o meno.
Al Ballo

Berthe Morisot prediligeva colori chiari e teneri. Inoltre aveva un occhio di riguardo e un particolare interesse verso lo stato psicologico espresso dalle sue modelle. Tali caratteristiche contraddistingue questa tela, intitolata Al Ballo. La tela presenta una struttura leggermente asimmetrica e da notare è lo sguardo attento della giovane, leggermente di traverso.
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