Oggi ricordiamo i 125 anni dalla scomparsa di una delle più grandi star della storia del cinema: Buster Keaton.
Joseph Frank Keaton, soprannominato Buster (“rompicollo”) dall’illusionista Houdinì che lo vede ruzzolare giù da una rampa di scale a sei mesi e rimanere illeso, nasce a Piqua, Kansas (USA) il 4 ottobre 1895.
Già all’età di tre anni Buster Keaton si esibisce nei “Three Keatons”, spettacolo itinerante allestito dai genitori, attori di varietà. Ha così modo di crescere nell’ambiente del vaudeville e, grazie alle sue incredibili doti acrobatiche, lavorare in teatro per molti anni.
Nel 1917 fa la sua prima esperienza cinematografica accanto a Roscoe “Fatty” Arbuckle nel corto “Il garzone di macelleria”.
Dal 1920 esordisce anche come regista con “Il segno di riconoscimento” e realizza diversi cortometraggi, tra cui “Una settimana” (1920), “I vicini” (1920), “I poliziotti” (1922), “La casa elettrica” (1922) e “Accidenti che ospitalità” (1923).
Buster Keaton, così schivo e riservato, diventa uno degli attori comici più amati di sempre e un maestro del cinema muto. Con la sua espressione imperturbabile e malinconica, rappresenta l’uomo medio che lotta per trovare il suo posto in una società ostile.
Mondadori Portfolio ricorda Buster Keaton con alcune delle sue pellicole più note.