
Questo mese festeggiamo un anniversario importante: Carlo Collodi, il padre di Pinocchio, scompariva 130 anni fa.
Carlo Lorenzini, poi divenuto Collodi dal nome del paese d’origine della madre, nasce a Firenze il 24 novembre 1826. È figlio di una maestra elementare e cameriera presso i ricchi marchesi Ginori e di un cuoco, al servizio della stessa famiglia.
Carlo Collodi è il primo di dieci fratelli. Ha un carattere vivace e inquieto, abbraccia le idee mazziniane e partecipa alle rivolte risorgimentali del 1848-49. Intraprende la carriera giornalistica, descrivendo, da una parte, scherzosi aneddoti della realtà toscana e, dall’altra, le recenti innovazioni tecnologiche, il tutto attraverso un linguaggio vivace e moderno.
In seguito si dedica ai romanzi e, in particolare, alla letteratura per l’infanzia. Traduce “I racconti delle fate” di Perrault e si dedica alla stesura di libri scolastici, come “Giannettino” e “Minuzzolo”.
E, così, nasce Pinocchio. Appare per la prima volta sul “Giornale dei bambini” nel 1881 con il titolo “La storia di un burattino”. Il successo è tale che Collodi raccoglie i capitoli già pubblicati e conclude la vicenda che, nel 1883, esce in un unico volume presso la Felice Paggi di Firenze con il titolo “Le avventure di Pinocchio”.
Un classico indiscusso della letteratura italiana (e non solo). Un testo che diventa molto più di un romanzo per bambini, “Le avventure di Pinocchio” ha un successo incredibile, pubblicato in 187 edizioni e tradotto in 260 lingue o dialetti.
Carlo Collodi scompare improvvisamente il 26 ottobre 1890 a Firenze. Noi lo ricordiamo attraverso le illustrazioni, i film e le immagini che meglio hanno saputo rendere omaggio al suo capolavoro letterario.

Uno degli ultimi prodotti ispirati alla favola di Carlo Collodi è stata la pellicola cinematografica del 2019 intitolata “Pinocchio”, con la regia di Matteo Garrone. Nel cast troviamo il giovanissimo e talentuoso Federico Ielapi, nei panni del burattino, Roberto Benigni in quelli di Geppetto, Massimo Ceccherini, che interpreta la Volpe, e Marine Vacth, volto della Fata Turchina.

Il film ha ricevuto ben quindici candidature all’edizione 2020 dei David di Donatello, vincendo in cinque categorie: Miglior scenografo, Miglior truccatore, Miglior costumista, Miglior acconciatore e Migliori effetti speciali visivi.

A Collodi, una frazione del comune toscano di Pescia, sorge il Parco di Pinocchio. Nel 1953, per il settantesimo anniversario della pubblicazione del romanzo di Pinocchio, viene indetto un concorso per la realizzazione di un luogo che celebri questa data. Tre anni dopo viene costruito un parco, costituito da un boschetto di lecci e delimitato da muretti mosaicati, raffiguranti scene del libro. Con il passare degli anni, il parco si è arricchito di nuovi elementi, come le ventuno statue in bronzo scolpite da Pietro Consagra, ispirate ai personaggi della favola di Pinocchio. Nella foto, ne vediamo due raffiguranti il Gatto e la Volpe.

Un’illustrazione da “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi realizzata dall’illustratore, fumettista e pittore italiano Attilio Mussino.

Un’illustrazione di Pinocchio ad opera di Carlo Chiostri (1863-1939), uno dei primi illustratori italiani dell’opera di Collodi. Il burattino di legno e il suo compagno Lucignolo scoprono di avere orecchie da asino.

Quest’illustrazione, disegnata da Carlo Chiostri, appartiene a una vecchia edizione italiana di Pinocchio. Il burattino di legno siede al tavolo di una locanda insieme alla Volpe e al Gatto. “Certamente è stato Pinocchio quello che ha mangiato di meno.”

Nel 1940 esce l’acclamato film d’animazione “Pinocchio”, prodotto dalla Walt Disney Productions. Si tratta del secondo classico Disney, dopo “Biancaneve e i sette nani”, e, grazie agli effetti animati così realistici e alle tecniche di animazione all’avanguardia, viene considerato il capolavoro tecnico di Disney.