
La penisola coreana sta vivendo un momento di mutamento e grandi incertezze: dopo l’incontro tra Donald Trump e Kim Jong Un sembra che si stia vivendo in un momento di distensione, però non si sa fino a quando durerà e come si evolverà la situazione.
In attesa degli sviluppi della politica internazionale Mondadori Portfolio propone il reportage del fotografo di Zumapress Elijah Hurwitz su Dandong, al confine tra Cina e Nord Corea.
Il fiume Yalu forma un confine naturale di 491 miglia tra la Cina e la Corea del Nord e, lungo un confine pesantemente sorvegliato, i paesaggi brulli della Corea del Nord sono in netto contrasto con gli orizzonti della Cina sempre più sviluppati verticalmente.

Veduta da un hotel cinese del ponte dell’amicizia, che attraversa il fiume Yalu e unisce Dandong, in Cina, e Sinuiju, in Nord Corea.
Il porto fluviale di Dandong, nascosto nell’estremo angolo nord-orientale della Cina, e noto come “Red East”, è una città di quasi un milione di abitanti, affascinante e modesto per gli standard cinesi e popolare per il “turismo rosso” nei nostalgici della guerra di Corea.
Il Ponte dell’Amicizia Sino-Corea di Dadong è il principale canale commerciale dal momento che Dadong è la più grande città di confine tra Cina e Corea del Nord.
Le guardie nordcoreane presidiano il confine con turni di 24 ore su 24, ma i turisti più avventurosi possono fare giri in motoscafo per avere una visione più ravvicinata del “regno eremita”.
L’influenza coreana si vede ovunque oltre il confine grazie ai vestiti, al karaoke e al cibo.