
Il 13 luglio saranno 65 anni dalla scomparsa di una delle pittrici più rivoluzionare e carismatiche del Novecento, Frida Kahlo.
Nota anche per la sua relazione travagliata con l’artista messicano Diego Rivera, Frida vive un’esistenza difficile, segnata da numerosi problemi di salute e da un gravissimo incidente in cui rimane vittima nel 1925 mentre viaggia su un autobus.
Frida Kahlo, però, nonostante i dolori che la perseguitano, resta una donna forte, indipendente e anticonformista. Frida è anche una fervida militante comunista, lei che si definiva “figlia” della rivoluzione messicana del 1910.
Il grande talento artistico e lo spirito passionale si mescolano sulle sue tele che diventano, così, testimonianza della vita, delle idee e del pensiero politico di una grande donna.
Mondadori Portfolio propone una gallery con le opere più belle di Frida Kahlo.
La colonna rotta

La tela risale al 1944, quasi 20 anni dopo il tragico incidente dell’autobus. I dolori e gli interventi chirurgici alla spina dorsale che accompagnano Frida per tutta la sua vita sono simboleggiati dalle lacrime e dai chiodi infilati nel suo corpo. La pittrice, posta in un paesaggio desolato, si rappresenta con un corsetto di metallo che la tiene in piedi.
Autoritratto in abito Tehuana o Diego nella mia mente

La tradizione messicana entra spesso nei quadri di Frida Kahlo, in particolar modo quella tessile di cui ella si fa promotrice. Famosi sono gli autoritratti dove la pittrice si raffigura con il velo “tehuana”, che tanto piaceva al marito Diego il quale, non a caso, è raffigurato al centro della fronte di Frida, come se fosse sempre al centro dei suoi pensieri.
Qualche piccolo colpo di pugnale

Frida Kahlo s’ispira a un fatto di cronaca: un uomo, accecato dalla gelosia, pugnala ripetutamente la sua compagna. Una volta catturato, egli dichiara: “È stata solo qualche punzecchiata, niente di che”. La rappresentazione di questo femminicidio è un modo per la pittrice di raccontare la sua personale situazione, in quanto vittima dei tradimenti e delle umiliazioni da parte del marito Rivera.
Ospedale Henry Ford o Il letto volante

Frida realizza questo quadro dopo il 1930, anno in cui deve interrompere la gravidanza a causa della tripla frattura delle ossa del bacino che avrebbe reso impossibile il parto. Successivamente, rimane nuovamente incinta e, nonostante molti dottori tentino di dissuaderla dal portare avanti la gravidanza, Frida decide di tenere il bambino. Purtroppo ha un aborto spontaneo e, nei giorni in cui è bloccata in ospedale, traspone su carta questo evento.
Autoritratto al confine tra Messico e Stati Uniti

La vita di Frida Kahlo si divide tra due paesi: il Messico e gli Stati Uniti. Al centro della composizione, vestita con un abito rosa e guanti di pizzo, la pittrice dedica una metà della tela al suo paese natale, dipingendo simboli e varietà di piante della sua terra; nell’altra metà raffigura gli Stati Uniti, dove grattacieli, ciminiere e fumi si stagliano su un cielo grigio.
L’amoroso abbraccio dell’universo, la terra (Messico), io, Diego e il signor Xólot

Una tela ricca di simboli della cultura messicana e azteca per rappresentare il tema della maternità.
Frida ha tra le sue braccia il marito Diego, a spiegare il loro difficile rapporto amoroso in cui la donna svolge spesso il ruolo di madre. L’uomo porta sulla fronte il terzo occhio della saggezza che indica l’unione e la continuità della loro relazione. Frida è abbracciata dalla dea Madre della terra azteca, Cihuacoatl, la quale è a sua volta circondata dalla Madre Universale. Sul braccio della divinità, si trova il cane di Frida che rappresenta Xolotl, il guardiano del mondo dei morti.
I miei nonni, i miei genitori e io

Nel 1936 Frida Kahlo dipinge il suo albero genealogico. La pittrice è rappresentata all’età di due anni, nuda, con in mano un nastro rosso che conduce, come un filo di un palloncino, ai volti dei suoi parenti. I ritratti dei nonni paterni e materni poggiano su delle nubi. Al centro, i genitori di Frida: il padre, pittore emigrato in Messico dall’Ungheria, e la madre, figlia di una messicana e di un indios, sulla cui candida gonna poggia un feto, Frida.