
Il mese di maggio è dedicato a un grande attore americano: Gary Cooper. Questo mese, infatti, ricorrono i 120 anni dalla sua nascita e il 60° anniversario dalla sua scomparsa.
Nasce il 7 maggio 1901 a Helena, nello stato del Montana. Appassionato di cinema, lavora come comparsa in una cinquantina di film western muti. Nel 1925, dopo numerose cadute da cavallo e ossa rotte, arriva la svolta: ottiene un contratto alla Paramount per la quale realizzerà oltre trenta film tra il 1927 e il 1940.
Tra queste ricordiamo “Ali”, “Lo sciabolatore del Sahara”, “Naufraghi dell’amore”, “Marocco“, “Addio alle armi” e “Il sergente York”, vetrine che mostrano il suo talento e lo fanno conoscere al grande pubblico.
Nella sua carriera Gary Cooper vanta oltre cento pellicole e vince due premi Oscar come migliore attore protagonista, ottenuti con i film “Il sergente York” nel 1942 e “Mezzogiorno di fuoco” nel 1953.
Nella vita privata Gary Cooper è una persona timida e riservata, contraria ad ogni forma di divismo e che riesce ad ispirare fiducia e simpatia. Sul grande schermo, invece, incarna il personaggio dell’uomo leale e coraggioso, sorretto dalla fede nella giustizia e deciso a farla trionfare a qualsiasi prezzo. Lo sceriffo Will Kane, protagonista di “Mezzogiorno di fuoco”, ne rappresenta la sintesi ideale.
Mondadori Portfolio ricorda il talento e la carriera di Gary Cooper con una carrellate delle sue interpretazioni più note.

“Ali” (Wings) è un film di guerra del 1927 diretto da William A. Wellman. È il primo film ad aver vinto l’Oscar al miglior film nel 1929. È inoltre l’unico film muto ad aver vinto questo premio, oltre che l’unico in assoluto a vincere l’Oscar ai migliori effetti tecnici. Nella foto, Richard Arlen, Clara Bow e Gary Cooper in una scena del film.

“Lo sciabolatore del Sahara” è un film d’avventura romantico muto del 1928 diretto da John Waters e interpretato da Gary Cooper ed Evelyn Brent. È basato sul romanzo del 1926 “Beau Sabreur” di PC Wren.

Gary Cooper recita insieme a Esther Ralston nel film “Naufraghi dell’amore”, pellicola del 1928 diretta da Gregory La Cava. Attualmente è considerato perduto in quanto tutte le copie sono state distrutte o smarrite.

Indicato tra i migliori dieci film dell’anno nel 1930, “Marocco” è una pellicola diretta da Josef von Sternberg. Amy Jolly (Marlene Dietrich) è una cantante di cabaret nel Marocco francese che si innamora, ricambiata, del legionario Tom Brown, amante della moglie del capo della guarnigione. Quest’ultima, per vendicarsi, spinge il marito a mandare Tom in una pericolosa spedizione nel Sahara. Amy, lasciato il ricco amante pittore, seguirà il suo amato legionario.

Tratto dall’omonimo e famosissimo romanzo di Ernest Hemingway del 1929, “Addio alle armi” è un film del 1932. La censura non gradiva alcune situazioni presentate dal romanzo, considerate pericolose per la morale dell’epoca, e ciò costrinse il regista Frank Borzage ad alcune modifiche rispetto al soggetto originario. Gary Cooper interpreta il tenente Frederic Henry mentre Helen Hayes veste i panni di Catherine Barkley.

“Il sergente York” è un film di guerra del 1941 diretto da Howard Hawks, ispirato alla vita dell’eroe statunitense della prima guerra mondiale Alvin York. Il film fu un grande successo con dieci designazioni ai premi Oscar, che comportarono una statuetta per Gary Cooper e una per il montaggio.

“Mezzogiorno di fuoco” (High Noon) è un film western del 1952 diretto da Fred Zinnemann. L’American Film Institute l’ha inserito nella classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi. Nella foto Grace Kelly, Gary Cooper e Katy Jurado.