
La mostra di Jean-Auguste-Dominique Ingres, inaugurata il 9 marzo al Palazzo Reale di Milano, presenta i capolavori di uno degli artisti più influenti della pittura del Neoclassicismo europeo.
Lo stile di Ingres si colloca tra l’espressività del Manierismo e una ricerca quasi spasmodica del dettaglio, tipica del Realismo.
Celebri sono i suoi ritratti femminili, eleganti e raffinati. E i soggetti mitologici, nei quali si riconosce l’influenza di grandi maestri del Rinascimento italiano, come Raffaello.
Dal 9 marzo al 23 giugno, Milano rende omaggio ad un pittore che, già alla fine del 1700, in piena epoca Napoleonica, riconobbe il ruolo fondamentale della città come uno dei centri più importanti d’Europa.
In attesa di visitare la mostra, vi proponiamo una gallery con alcune delle tele più belle di Ingres.
Apoteosi di Omero, 1826-27

In questo imponente dipinto è facile riconoscere lo schema della “Scuola di Atene” di Raffaello. Un quadro ricco di personaggi: da Omero, portato in trionfo dalla Vittoria Alata che incorona il poeta, all’Iliade e all’Odissea, che ricordano le sibille di Michelangelo, fino a Dante con Virgilio.
La Bagnante di Valpinçon, 1808

Il nudo rappresentato sulla tela si differenzia da quelli del periodo: la donna, innanzitutto, è dipinta di spalle. Inoltre, la sua struttura anatomica risulta imperfetta, con una schiena troppo lunga, larga e una posizione innaturale delle gambe. L’incarnato tenue, l’eleganza della posizione e l’ambientazione essenziale ricorda la “Madonna della Seggiola” di Raffaello.
Monsieur Bertin, 1832

Monsieur Bertin era un potente uomo d’affari e proprietario del “Journal des Débats”, giornale rivolto alla borghesia. Il ritratto è il risultato di numerosi disegni preparatori, volti a individuare la posizione che meglio raccontasse la personalità del soggetto: le mani a forma d’artiglio, lo sguardo cinico, la mole imponente e l’abito elegante.
Madame Moitessier, 1844-56

Madame Moitiessier, donna benestante e moglie di un facoltoso banchiere, viene rappresentata seduta su una poltrona di damasco rosso, posizione attraverso la quale ostenta la sua ricchezza. La bellezza della tela risiede nello sfarzoso abito decorato con fiori rossi.
Principessa de Broglie, 1851-53

Pauline de Broglie, moglie di Alberto de Broglie, Primo Ministro francese. Pauline era nota per la sua bellezza, intelligenza, devozione religiosa e profonda timidezza, aspetto che il pittore riuscì a catturare sulla tela attraverso l’espressione malinconica della donna.