
Questo mese ricordiamo i 95 anni dalla scomparsa di Giacomo Puccini, indimenticabile compositore italiano.
Le sue opere struggenti e il suo intenso timbro melodico lo hanno elevato a leggenda della tradizione operistica, ascoltato e apprezzato in tutto il mondo.
Puccini nasce a Lucca il 22 dicembre 1858 da una famiglia di musicisti. Fin da piccolo dimostra di possedere un grande talento, ma sarà l’ascolto dell’Aida di Verdi a far scattare in lui l’amore per la musica.
In seguito alla pubblicazione dei suoi primi libretti, Le Villi e Edgar, non di grande successo, Puccini consacra ufficialmente il suo talento con Manon Lescaut del 1893 e la Bohéme del 1896.

“Manon Lescaut” è la terza opera di Puccini, rappresentata per la prima volta a Torino con un entusiastico riscontro dal pubblico. Nella foto, da sinistra, Giacomo Puccini insieme a Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, due dei 5 librettisti che collaborano alla stesura di “Manon Lescaut”.

Locandina della “Bohéme” di Puccini. L’opera, messa in scena per la prima volta al Teatro Regio di Torino, racconta l’esistenza spensierata e ribelle di un gruppo di giovani artisti bohémien nella Parigi del 1830.
Le due opere successive sono Tosca, del 1900, e Madama Butterfly del 1904.

Il soprano Maria Callas nel ruolo di Tosca, nell’omonima opera di Puccini, in un’edizione al Teatro alla Scala di Milano.

Il soprano Rosetta Pampanini nel ruolo di Madama Butterfly nell’opera omonima di Giacomo Puccini in un’edizione al Teatro alla Scala di Milano del 1925.

Scena della prima rappresentazione de “La Fanciulla del West”, opera di Puccini, presso il Teatro Metropolitan di New York nel 1910 con Enrico Caruso nel ruolo di Johnson.

Calendarietto del Trittico (Il Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi), opere di Puccini. Le tre opere sono rappresentate in prima assoluta il 14 dicembre 1918 al Metropolitan di New York.
Il successo seguente di Giacomo Puccini è la Turandot.

Locandina della “Turandot”, rappresentata al Teatro alla Scala nel 1926. È conservata presso la Collezione del Museo Teatrale alla Scala.
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