
In occasione del suo ottantesimo compleanno, Mondadori Portfolio non poteva non rendere omaggio a uno dei maestri del cinema thriller: Dario Argento.
Dario Argento nasce a Roma il 7 settembre del 1940. Il padre era un produttore cinematografico e, interessante curiosità, è stato il produttore di molti film del figlio.
Dario è uno spirito vivace e poco ligio alle regole: abbandona il liceo classico, scappa di casa e lavora a Parigi come lavapiatti. Tornato in Italia, nei primi anni Sessanta, viene assunto in un giornale romano come critico cinematografico. I suoi pezzi sono spesso spiazzanti e controcorrente, in linea con l’aria di contestazione di quel periodo.
Riesce, in seguito, a intraprendere la strada dello sceneggiatore e, nel 1969, scrive e dirige il suo primo film, L’uccello dalle piume di cristallo. Da questo momento Dario Argento realizzerà una serie di capolavori che lo porteranno a essere riconosciuto come punto di riferimento del cinema della suspence, in grado di unire in un perfetto connubio giallo, horror e fantastico.
Mondadori Portfolio festeggia gli 80 anni di Dario Argento ripercorrendo le sue pellicole più memorabili.
L’uccello dalle piume di cristallo

Come abbiamo anticipato, la pellicola è la prima scritta e diretta da Argento. Dopo una partenza incerta, “L’uccello dalle piume di cristallo” si trasforma in uno dei più grandi successi della produzione italiana di quell’anno. Sal Dalmas, scrittore americano di passaggio a Roma, assiste attraverso la vetrata di una galleria d’arte a un tentativo di omicidio. Inaspettatamente le indagini della polizia si concentreranno proprio su Dal che, in breve, sarà assorbito in un vortice di paura e aggressioni da parte del misterioso assassino.
Il gatto a nove code

“Il gatto a nove code” è il film che impone Dario Argento come uno dei maggiori autori di thriller in Italia. l giornalista Carlo Giordani e l’anziano enigmista cieco Franco Arnò indagano sulla strana morte del dott. Calabresi, un genetista morto in un misterioso incidente alla stazione ferroviaria. Come ogni thriller che si rispetti, le indagini sveleranno macabri retroscena…
4 mosche di velluto grigio

Dopo “L’uccello dalle piume di cristallo” e “Il gatto a nove code”, “4 mosche di velluto grigio” conclude la cosiddetta “Trilogia degli animali”. Roberto Tobias è un musicista rock vittima di pedinamento. Una sera, trovandosi faccia a faccia con l’ignoto persecutore, lo affronta e nella colluttazione che ne segue lo pugnala a morte. Ma qualcuno ha assistito alla scena e ha fotografato Tobias…
Profondo rosso

Inquietante, oscuro e con terrificanti effetti speciali, “Profondo Rosso” (1975) è il film di Dario Argento che ancora oggi molti ritengono essere la sua opera più importante. La pellicola segna il passaggio tra l’iniziale fase thriller e quella horror, caratterizzata da trovate genuinamente spaventose e pervase di suspence. “Profondo rosso” vale a Argento il titolo di erede di Alfred Hitchcock. La trama, in breve, racconta di Marc, giovane pianista che assiste all’assassinio di una parapsicologa senza però vedere il volto dell’omicida. Mentre indaga aiutato da una bella giornalista, le persone con cui viene in contatto cominciano ad essere assassinate una dopo l’altra.
Suspiria

“Suspiria”, film del 1977, è ispirato al romanzo “Suspiria De Profundis” di Thomas de Quincey e si tratta del primo capitolo della “Trilogia delle tre madri”, seguito da “Inferno” (1980) e “La terza madre” (2007). Suzy, una ragazza americana, si trasferisce in Germania per frequentare l’Accademia di Friburgo, la più famosa scuola europea di danza. Qui avvengono strani fenomeni e morti tanto inspiegabili quanto orrende…
Inferno

Secondo capitolo della “Trilogia delle tre madri”, “Inferno” è un pellicola oscura e arcana, un universo visionario fatto di libri pericolosi, case maledette e passaggi segreti in cui Dario Argento ci invita a entrare. Il film è pervaso da inquietanti sorprese e macabri tranelli, tutti gli omicidi sono imprevedibili e spaventosi, pensati con estrema ricercatezza.
Phenomena

Una ragazza viene uccisa e decapitata dopo aver chiesto ospitalità in una casa apparentemente vuota. Questo è il cruento prologo di “Phenomena” del 1984. Dario Argento realizza un film in cui chiede allo spettatore di entrare in un’atmosfera delirante, di cui le allucinazioni della protagonista, affetta da sonnambulismo, sono solo un preludio. Nella foto il regista Argento insieme all’attrice statunitense Jennifer Connelly.