
Oggi ricorre il 130° anniversario dalla scomparsa del pittore francese Georges Seurat.
Padre del movimento puntinista, Seurat fa del colore e della luce i protagonisti indiscussi delle sue tele.
I suoi studi cromatici lo portano a capire che ogni colore s’intensifica se viene avvicinato al suo complementare e si annulla quando viene mescolato con esso.
Georges Seurat inaugura così il movimento artistico del puntinismo (detto anche cromo-luminarismo o divisionismo): rifiuta le pennellate irregolari della pittura impressionista e si dedica a una tecnica che prevede di giustapporre piccole pennellate di colore sul fondo bianco.
Ricordiamo i capolavori di Georges Seurat con una gallery di alcuni dei suoi lavori più noti.
Una domenica pomeriggio all’Ile de la Grande Jatte

Il manifesto del puntinismo è “Una domenica pomeriggio all’Ile de la Grande Jatte”, datato 1886 e conservato all’Art Institute di Chicago. La scena raffigura una folla di parigini che si gode la domenica sulle rive della Senna. Le figure, in quanto composte da una serie di puntini, appaiono geometriche e statuarie, dai contorni ben definiti, ben diverso dalla tecnica impressionista.
Un bagno ad Asnières

La prima opera di rilievo di Georges Seurat, però, risale a due anni prima: si tratta di “Un bagno ad Asnières”, esposta al Salone degli Indipendenti e oggi conservato alla National Gallery di Londra. La tela è ambientata ad Asnières, sobborgo industriale a nord-ovest di Parigi. Sullo sfondo, infatti, si vedono delle ciminiere delle fabbriche. In primo piano un gruppo di giovani, probabilmente operai, si rilassano in riva alla Senna. Georges Seurat applica il colore con punti in contrasto tra loro per creare un vibrante effetto luminoso.
Modella in piedi (studio per Le modelle)

Il dipinto, conservato al Musée d’Orsay di Parigi, fa parte di una serie di studi per la realizzazione dell’opera “Le modelle”. La tavola ritrae una ragazza mora con i capelli raccolti che posa nuda. Alle sue spalle, una parete su cui s’intravedono delle tele indefinite.
La parata del circo

“La parata del circo” (1888) si trova al Metropolitan Museum of Art di New York e probabilmente rappresenta la parata del Circo Corvi, svoltasi nella primavera del 1887. Seurat amava il mondo circense, tema ricorrente nelle sue opere. Oltre a seguire i principi del divisionismo, Georges Seurat si avvicina alle teorie di direzione di Charles Henry, per le quali al senso delle linee corrisponde un’emozione.
L’entrata del porto a Port-en-Bessin

“L’entrata del porto a Port-en-Bessin” è un dipinto a olio su tela realizzato nel 1888 e conservato nel Museum of Modern Art di New York. Seurat dipinge questo quadro durante una vacanza trascorsa a Port-en-Bessin, sulla Manica, insieme a tutta una serie di vedute marine realizzate a puntini.
Il circo

“Il circo” è un dipinto del 1891 lasciato incompiuto da Seurat. Si tratta, infatti, dell’ultima opera del pittore che muore prima di riuscire a completarla. Anche in questa tela, Seurat attua i principi della forma e della direzione alle emozioni. Le linee si estendono non a caso da sinistra a destra, in quanto la mente le associa ad un’apertura gioiosa. I colori del dipinto, inoltre, suscitano un senso di festa e allegria.
Lo Chahut

“Lo Chahut” è un olio su tela realizzato tra il 1889 ed il 1890. Il titolo rimanda a un ballo, simile al can-can, molto di moda sul finire dell’Ottocento nei locali parigini. Oltre alle ballerine, vediamo un suonatore di contrabbasso, posto in primo piano, un accenno di orchestra e uno spettatore con un sorriso lascivo, ammaliato dal ballo.
La Tour Eiffel

Conservato nel California Palace of the Legion of Honor di San Francisco, “La Tour Eiffel” viene dipinto da Seurat quando la torre non era ancora completata: mancava, infatti, l’ultimo piano, com’è visibile dal dipinto. Altri pittori, come Camille Pissarro, contrari all’innalzamento del monumento, decisero, a differenza di Seurat, di non raffigurarla mai nei loro dipinti.