La montagna sta vivendo un momento d’oro e, negli ultimi anni, tra il boom degli appassionati di arrampicata e il recupero dei rifugi in alta quota, il numero delle persone che decidono di passare il tempo libero tra le cime dei monti è notevolmente aumentato.
Nel corso del tempo la montagna ha influenzato il pensiero di filosofi e letterati e, forse anche grazie ai lunghi momenti di silenzio regalati dall’ambiente alpino, molti appassionati di alpinismo hanno deciso di mettere su carta le loro riflessioni, lasciandoci ispirati aforismi e resoconti. L’ultimo in ordine di tempo è Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega 2017 con il romanzo edito da Einaudi Le otto montagne. Cognetti, milanese di 39 anni, ha dedicato il premio proprio alla montagna «perché è un posto abbandonato, dimenticato e distrutto, in molti casi dalla città, e io mi sono votato a cercare di raccontarlo. Ho cercato di fare il portavoce, il tramite tra la montagna, la pianura e la città, che sembrano lontanissimi. E io provo a raccontare quelle storie per chi non le conosce e vive troppo lontano, e cerco in qualche modo di salvare il mondo in cui vivo».
Abbiamo deciso, quindi, di omaggiare la montagna, maestra silenziosa, abbinando i pensieri di scrittori e alpinisti accompagnati alle splendide foto scattate al grande alpinista Walter Bonatti dai fotografi di Mondadori Portfolio, Mario De Biasi, Sergio Del Grande e Giorgio Lotti.