
Mondadori Portfolio ricorda il pittore russo Wassily Kandinsky, in occasione del 75° anniversario della sua morte.
Considerato il padre dell’astrattismo, Kandinsky nasce a Mosca il 16 dicembre 1866 e inizia a dipingere piuttosto tardi, all’età di 30 anni.
Abbandonati gli studi di legge e trasferitosi a Monaco, ambiente aperto e cosmopolita, ha modo di confrontarsi con l’arte impressionista e sperimentare con il colore. Qui, nel 1911, insieme all’amico Franc Marc, fonda un nuovo gruppo di artisti che prende il nome di Cavaliere Azzurro (in tedesco “der Blaue Reiter”).
In questi anni Kandinsky inizia a volgere la sua pittura verso l’astrattismo. Il rifiuto del disegno figurativo, caposaldo dell’arte occidentale, porta a conferire nuovo valore al colore, per Kandinsky strumento di conoscenza e dotato di grande valore espressivo.
Nelle tele di Kandinsky la pittura diventa un trionfo di forme e colori, espressione dell’interiorità e della fantasia dell’artista.
Immergiamoci insieme nel mondo astratto di Wassily Kandinsky ammirando alcuni dei suoi capolavori.
L’astrattismo di Wassily Kandinsky – Il cavaliere azzurro

“Il cavaliere azzurro”, quadro che dà il nome al gruppo di Kandinskij e Franz Marc, viene dipinto nel 1903 e raffigura un cavaliere che, vestito d’azzurro, cavalca in groppa a un cavallo bianco. Dal paesaggio, si nota ancora forte l’influenza impressionista. Kandinskij trae ispirazione dalle leggende del medioevo tedesco e delle fiabe della tradizione popolare russa.
L’astrattismo di Wassily Kandinsky – Composizione VII

Siamo di fronte a uno dei capolavori dell’astrattismo. “Composizione VII”, come ogni tela di Kandinsky, non è mai dettata dal caso ma il risultato di un lento processo creativo, di uno studio profondo dell’artista. Il quadro rappresenta l’inizio e la fine del mondo, dove linee, colori e forme si alternano in una sinfonia, in un crescendo cromatico che conduce verso il centro del dipinto.
L’astrattismo di Wassily Kandinsky – Composizione VIII

“Composizione VIII presenta forme geometriche elementari: cerchi, triangoli, quadrati, linee… Tutto è disposto in maniera solo apparentemente casuale in quanto la combinazione dei segni e dei colori deve comunicare all’osservatore l’interiorità dell’artista.
L’astrattismo di Wassily Kandinsky – Giallo, rosso, blu

Tra il 1922 e il 1933 Kandinskij insegna alla scuola Bauhaus, nella Repubblica di Weimar. In “Giallo, rosso, blu” si nota che il giallo è associato a forme acute, il blu a quelle curvilinee e il rosso alle sagome rettangolari. La combinazione dei colori con le forme geometriche conferisce all’opera dinamismo e profondità: la zona gialla a sinistra sembra avanzare, mentre il blu, sulla destra, produce un effetto di arretramento.
L’astrattismo di Wassily Kandinsky – Primo acquarello astratto

“Primo acquarello astratto” è un dipinto a matita, acquarello e china su carta. Convenzionalmente si ritiene che questo quadro abbia dato avvio all’astrattismo. Al quadro manca spazialità, si compone unicamente di macchie di colore e segni neri. L’acquerello si presenta come uno schizzo informe paragonabile a uno scarabocchio di un bambino.
L’astrattismo di Wassily Kandinsky – Quadrati con cerchi concentrici

Nell’opera “Quadrati con cerchi concentrici” Kandinsky descrive un’indagine eseguita sui colori e sugli effetti percettivi dati dalla loro interazione e dai diversi accostamenti.
L’astrattismo di Wassily Kandinsky – Studio per Composizione II

“Studio per Composizione II” è l’opera che segna il momento di passaggio dalla fase figurativa a quella astratta di Vasilij Kandinsky. Le pennellate corpose, i colori irreali e le tonalità accese mostrano una rinuncia da parte del pittore della rappresentazione realistica. Il quadro non deve descrivere o raccontare, ma diventa espressione dello spirito, un mezzo per viaggiare nell’interiorità dell’artista.