
XXXIII Edizione dei Giochi Olimpici di Parigi

Il logo delle Olimpiadi di Parigi 2024 ripreso da uno smartphone © Jonathan Raa / Sipa USA
Il 26 luglio inizieranno i Giochi Olimpici di Parigi
A poche settimane dall’inizio delle Olimpiadi, parliamo dell’evento sportivo per eccellenza ripercorrendone la storia attraverso le fotografie del nostro archivio.
I fotografi di Epoca Mario De Biasi, Sergio Del Grande, Giorgio Lotti, Walter Mori, Angelo Cozzi hanno seguito diverse edizioni olimpiche dell’era contemporanea con veri e propri reportage dalle città ospitanti. Il mondo entrava a casa dei lettori con ampio formato illustrato e apriva scorci su mondi nuovi ed esotici.
Se la caratteristica principale delle Olimpiadi antiche era la cosiddetta tregua olimpica, ovvero la sospensione di tutte le inimicizie pubbliche e private in un clima di temporanea pacificazione, quanto avvenuto invece nelle edizioni contemporanee è stato il riflesso della complessità delle relazioni internazionali all’interno della competizione.
Molte edizioni sono state infatti definite mutilate a causa di defezioni e boicottaggi per motivi politici, razziali, economici. Da Roma 1960 a Los Angeles 1984, ripercorriamo insieme alcuni momenti più significativi di questi 5 lustri di imprese sportive e non solo.

Copertina della rivista Epoca. L’atleta italiano Livio Berruti taglia il traguardo della gara dei 200 m piani alle Olimpiadi di Roma. Roma, 1960

Copertina della rivista Epoca. Giochi della XX Olimpiade. Monaco, Germania Ovest. 1972

La copertina del settimanale italiano Epoca mostra una giovane donna con un sombrero. Dal 12 al 27 ottobre Città del Messico ospiterà i giochi della XIX Olimpiade. 6 ottobre 1968
Le Olimpiadi di Roma del 1960
L’Italia accoglie la prima, e attualmente unica, olimpiade (senza considerare l’edizione invernale di Cortina del 1956) della sua storia con l’ottimismo e l’entusiasmo delle prime volte. La città si riempie di atleti e delegazioni provenienti da tutti i paesi del mondo.
Tratti somatici, colori e lingue diverse creano un allegro e gioioso meltin pot e Roma si mostra nella sua eterna classicità, aprendo le porte alla Dolce Vita e alle Vacanze Romane.
Sicuramente il momento più suggestivo dell’intera edizione è stata la maratona notturna vinta dall’etiope Abebe Bikila. L’esile atleta gareggiò scalzo rendendo la già impegnativa impresa sportiva ancor più epica. L’incanto di quella notte rimarrà negli occhi dei moltissimi spettatori accorsi ad assistere alla gara di chiusura della XVII edizione.

Una folla di automobili attende l’arrivo della maratona sotto l’Arco di Costantino. Roma, 10 settembre 1960 © Sergio Del Grande/Mondadori Portfolio

Il pubblico ai lati della strada acclama gli atleti che corrono la maratona notturna. Roma, 10 settembre 1960 © Sergio Del Grande/Mondadori Portfolio

L’atleta etiope Abebe Bikila esulta dopo aver vinto la medaglia d’oro nella maratona. Roma, 10 settembre 1960 © Sergio Del Grande/Mondadori Portfolio
Olimpiadi di Tokyo 1964
Le Olimpiadi giapponesi sono state accompagnate dalla prima ondata di nippomania che si ricordi. Il settimanale Epoca aveva dedicato molte pagine alla scoperta di questo paese, raccontando gli usi e i costumi tradizionali di questo antico paese dalla cultura così distante dalla nostra.

Atlete italiane scherzano con una donna giapponese in kimono durante le Olimpiadi di Tokyo. Giappone, ottobre 1964 © Mario De Biasi/Mondadori Portfolio

Atleti italiani in strada riprendono un bambino giapponese durante le Olimpiadi di Tokyo. Giappone, ottobre 1964 © Walter Mori/Mondadori Portfolio
Le Olimpiadi di Città del Messico del 1968
Il 1968 è stato un anno cruciale nella storia dei diritti civili. Un movimento di protesta partito a metà degli anni ’60 dalle università americane contro la guerra del Vietnam, arrivato in Europa nel maggio del ’68. Il vento della contestazione si è rapidamente diffuso in maniera virale in ogni ambito. Dalle fabbriche per chiedere maggiori tutele per i lavoratori, nella scuola per rivendicare un approccio meno autoritario all’istruzione, nei paesi coloniali per le lotte d’indipendenza, nelle relazioni tra i generi e in ambito razziale.
Le Olimpiadi di Città del Messico, svoltesi in questo contesto storico di grande fermento, divennero quindi il palcoscenico di uno dei gesti più eclatanti e memorabili della lotta per i diritti degli afroamericani. Gli atleti americani Tommie Smith e John Carlos, vincitori rispettivamente del primo e del terzo posto nella gara dei 200 mt, al momento solenne della premiazione e sulle prime note dell’inno nazionale, alzarono i pugni al cielo come gesto di protesta contro le discriminazioni razziali nel proprio paese.
Tommie Smith e John Carlos degli Stati Uniti alzano il pugno guantato di nero durante la cerimonia di premiazione per la gara dei 200 metri © El Nuevo Dias/ ZUMA Press
Le Olimpiadi di Monaco del 1972
Come dicevamo, la tregua olimpica non ha mai trovato applicazione nelle Olimpiadi contemporanee ma l’edizione del 1972 a Monaco di Baviera è diventata addirittura campo di scontro per la questione arabo israeliana. Un eclatante attentato terroristico ad opera di settembre nero, gruppo terroristico palestinese, gettò il terrore in quella edizione.
L’irruzione negli alloggi israeliani, l’uccisione immediata di due atleti i ed il rapimento di altri nove, ha tenuto il mondo col fiato sospeso ed ha oscurato le imprese sportive. Il bilancio finale sarà drammatico: 17 morti e il piano di vendetta di Israele. Quella di Monaco è passata alla storia come l’Olimpiade insanguinata.

Monaco di Baviera, Germania – Due cecchini sul tetto dell’alloggio degli atleti israeliani nel tentativo di liberare gli ostaggi 5 settembre 1972 © Horst Ossinger/DPA/ZUMAPRESS.com

Un terrorista palestinese si affaccia al balcone dell’edificio dove sono tenuti in ostaggio gli atleti israeliani durante le Olimpiadi di Monaco del 1972. 5 Settembre, 1972. © Bridgeman Images/ Mondadori Portfolio

Appostamento delle squadre speciali durante il sequestro degli atleti israeliani. Monaco, Olimpiadi, Settembre 1972. © Sergio Del Grande/Mondadori Portfolio

Arrivo delle ambulanze al villaggio olimpico durante il sequestro degli atleti israeliani. Monaco, Olimpiadi, Settembre 1972. © Walter Mori/Mondadori Portfolio
Alcuni atleti che hanno fatto la storia delle Olimpiadi

Mark Spitz il nuotatore americano ha vinto 7 medaglie d’oro alle Olimpiadi di Monaco del 1972 © CSU Archives/Courtesy Everett Collection

La ginnasta rumena Nadia Comaneci alle Olimpiadi di Montreal. Montréal, Canada, 1976 © Angelo Cozzi/Mondadori Portfolio

Il saltatore con l’asta ucraino Sergei Bubka è stato uno degli atleti più straordinari di questa disciplina che ha dominato per quasi un ventennio stabilendo più volte il record del mondo © AGIP / Bridgeman Images/ Mondadori Portfolio

Carl Lewis, il velocista americano più celebre e popolare della sua generazione, era soprannominato il figlio del vento. Los Angeles 1984 © Bridgeman Images/ Mondadori Portfolio