Oggi sono ben 180 anni dalla nascita del pittore francese Paul Cezanne.
Protagonista dell’ultima fase dell’impressionismo e precursore dei cubisti, Cezanne racconta nei suoi dipinti la voglia di un cambiamento stilistico e di un allontanamento dai canoni dell’arte, quali prospettiva geometrica e tridimensionalità.
L’uso di pennellate cariche di colore, la solidità geometrica delle figure e l’importanza dei piani volumetrici piuttosto che di quelli atmosferici sono tratti caratteristici della sua pittura.
Attingendo da un’esclusiva selezione d’immagini di Electa / Mondadori Portfolio, ripercorriamo le fasi più significative del percorso di Paul Cezanne.
L’infanzia
Paul Cézanne nasce il 19 gennaio 1839 a Aix-en-Provence, nel sud della Provenza, da una famiglia benestante. La passione per la pittura sviluppa in lui il desiderio di trasferirsi a Parigi, il polo indiscusso della cultura europea dell’Ottocento.
Il periodo Romantico o Fantastico (1859-71 ca.)
Dopo aver ammirato i capolavori esposti al Louvre, Paul Cezanne matura, nella sua fase giovanile, uno stile dai toni scuri, pieno di contrasti e ispirato al Romanticismo. Appartengono a questa fase dipinti di carattere religioso, letterario, nature morte e soggetti erotici.
Il periodo Impressionista (1872-77)
Seguendo il collega Camille Pissarro, Cezanne si approccia alla pittura impressionista, en plein air, dove il contatto diretto con la natura spinge l’artista a non rappresentarla come immobile bensì in divenire.
Il periodo Costruttivo (1878-1887)
Per quanto Cézanne condivida gli obiettivi dell’Impressionismo, non s’identifica totalmente con esso. Cézanne, infatti, è un pittore post-impressionista e, a differenza degli impressionisti, rappresenta la natura attraverso la forma geometrica. Afferma Cezanne: “Bisogna trattare la natura per mezzo del cilindro, della sfera, del cono, il tutto messo in prospettiva”.
Il periodo Sintetico (1888-1906)
Dalle figure plastiche, quasi monumentali, del periodo Costruttivo, Cezanne ci trascina su un piano ai limiti dell’astrazione, per l’appunto “sintetico”.