Il genio artistico di Piero della Francesca
A 530 anni dalla sua morte, Mondadori Portfolio in collaborazione con Electa rendono omaggio a Piero della Francesca, maestro di prospettiva, matematica, geometria e teologia.
Pala Montefeltro o Pala di Brera o Pala di San Bernardino
La gioventù
Piero di Benedetto de’ Franceschi, noto come Piero della Francesca, nasce tra il 1412 e il 1418 a Borgo Sansepolcro.
Si trasferisce a Firenze diventando uno degli aiutanti di Domenico Veneziano; questa fase sarà fondamentale nell’evoluzione del suo percorso artistico, in particolare per quanto riguarda lo studio della luminosità di un’opera.
Madonna col Bambino (Madonna di Senigallia)
L’influenza fiamminga
Dal 1440 Piero della Francesca soggiorna presso diverse corti italiane, da Urbino a Bologna fino a Ferrara.
Proprio in quest’ultima trova impiego presso il Castello degli Estensi dove ha modo di incontrare Rogier van dre Weyden e, dunque, approcciarsi all’arte fiamminga.
San Girolamo e un devoto
Piero della Francesca a Rimini
All’inizio degli anni Cinquanta, egli si trova a Rimini. Si occupa dell’affresco di Sigismondo Malatesta nel Tempio Malatestiano.
Dopo avere conosciuto Leon Battista Alberti, si trasferisce ad Ancona, in seguito a Pesaro e, infine, a Bologna.
Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a san Sigismondo
Il soggiorno a Roma
Tra il 1458 e il 1459 Piero della Francesca si trova a Roma. È Papa Pio II a chiamarlo e commissionargli gli affreschi nel Palazzo Apostolico (oggi, al loro posto, vediamo gli affreschi della prima sala delle Stanze Vaticane di Raffaello).
A Roma l’artista entra in contatto con diversi colleghi spagnoli e fiamminghi e ne trae nuove tecniche per la rappresentazione realistica dei fenomeni atmosferici.
Sogno di Costantino
Piero della Francesca e la matematica
Piero della Francesca è stato anche autore di trattati matematici e di geometria prospettica.
Negli anni Settanta del Quattrocento viene colpito da una grave malattia agli occhi che, progressivamente, lo costringe ad abbandonare la sua attività pittorica.
Per tale motivo, egli si dedica agli studi matematici e scientifici. Tale impegno confluirà nella pubblicazione di tre trattati: “De corporibus regolaribus“, “Trattato d’abaco” e “De prospectiva pingendi”.
Battesimo di Cristo
Piero della Francesca muore il 12 ottobre del 1492 a Borgo Sansepolcro.