
60 anni fa, il 14 dicembre del 1959, ci lasciava un pittore innovativo e visionario, Stanley Spencer.
L’artista inglese, nato nel piccolo villaggio di Cookham sul Tamigi, nel Berkshire, nel 1891, studia alla Slade School of Art di Londra e guarda ammirato alle esperienze preraffaellite.
Dal primo dopoguerra, in contatto con i gruppi delle avanguardie, Spencer diventa membro del New English Art Club (NEAC). In questi anni matura un personalissimo linguaggio artistico, capace di unire al realismo un tocco trasfigurato e visionario, a tratti espressionista.
Le sue tele passano da temi religiosi e biblici, ambientate nel contesto di Cookham, a scene di esplicita sessualità, per arrivare a quadri paesaggistici e ai ritratti.
Mondadori Portfolio ricorda Stanley Spencer con una gallery imperdibile dei suoi capolavori.
The Resurrection, Cookham

Stanley Spencer era un cristiano devoto e le scene tratte dalla Bibbia rappresentano una parte consistente della sua produzione. Esse sono per lo più ambientate nella sua città natale, Cookham, definita dal pittore “un villaggio in Paradiso”. Una di queste tele s’intitola “The Resurrection, Cookham”: Spencer mostra la scena del Nuovo Testamento raffigurando figure bibliche accanto a suoi conoscenti, tra cui sua moglie e un autoritratto.
Christ Preaching at Cookham Regatta: Conversation Between Punts

“Christ Preaching at Cookham Regatta: Conversation Between Punts” fa parte di una serie realizzata nel 1955. Ormai alla fine della sua vita, Stanley Spencer ricorda quando da piccolo si recava alla Cookham Regatta, dove ricchi e poveri si riunivano per festeggiare. La maggior parte delle persone in questo dipinto sono in uno stato di sonnolenza, condizione di reale felicità dopo il discorso pronunciato da Gesù.
The Scarecrow, Cookham

Nel 1935 il comitato sospeso della Royal Academy appese tre opere di Stanley Spencer, incluso questo dipinto dal titolo “The Scarecrow, Cookham”. Lo spaventapasseri si trovava in un terreno vicino a Rowborough, con una vista verso il villaggio di Cookham.
Crossing the Road

Stanley Spencer dipinge “Crossing the Road” quando torna nella sua casa d’infanzia, a Cookham, nel 1931, dopo dieci anni di distanza. Il dipinto ricorda i momenti felici vissuti nel villaggio durante i primi anni del suo matrimonio con la prima moglie, Hilda. Tuttavia, questo idillio è destinato a frantumarsi: pochi anni dopo la relazione con Hilda finisce e inizia una turbolenta relazione con Patricia Preece.
The Crucifixion

La pittura di Spencer tende a concentrarsi sull’amore e sulla gioia e non gli piaceva che la crudeltà fosse mostrata nell’arte. Tuttavia, in “The Crucifixion”, il pittore raffigura uno degli episodi più truci narrati nella Bibbia. La scena è ambientata, come spesso accade, a Cookham, nel Berkshire. La figura di Cristo crocefisso è ripresa di spalle mentre lo spettatore può osservare il dolore sul volto dei presenti.
Zaccaria ed Elisabetta

“Zaccaria ed Elisabetta” racconta la storia di questi due personaggi presenti nel Vangelo di Luca. Nello schizzo di Spencer vediamo Zaccaria, una figura maschile anziana che tiene in mano un paio di pinze, l’Arcangelo Gabriele, che gli si avvicina da dietro, e Elisabetta, con le braccia aperte. Il Vangelo di Luca racconta che l’Arcangelo Gabriele, visitando il sacerdote Zaccaria intento a bruciare incenso nel Tempio in segno di sacrificio, gli comunica che sua moglie Elisabetta, seppur non più in età per avere figli, partorirà un bambino che le è stato dato da Dio, di nome Giovanni Battista.
Patricia Preece

Stanley Spencer inizia a frequentare l’artista Patricia Preece quando ormai il rapporto con la moglie è in profonda crisi. Una settimana dopo il divorzio, nel 1937, Spencer sposa la Preece, ma il matrimonio non viene mai consumato perché lei è, in realtà, lesbica e intrattiene già una relazione con l’amica Dorothy Hepworth. Tra il 1935 e il 1936 Spencer dipinge una serie di nudi della Preece.