
VINCENT VAN GOGH: TRA SENSIBILITA’ E TORMENTO
Questo mese ricorre l’anniversario di nascita di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi: Vincent Van Gogh.

Il quadro raffigura quindici, rigogliosi girasoli disposti in un barattolo giallo attorno a un singolo fiore con un punto rosso simile ad un occhio. Van Gogh celebra la vitalità della vita, infondendo ad ogni singolo fiore il suo impatto espressivo. Nell’arco della sua vita, l’artista dipinge dodici tele con i girasoli, sette delle quali risalgono al periodo di Arles. (©Fine Art Images/Heritage Images/Mondadori Portfolio)
Il Periodo Francese
Van Gogh nasce il 30 marzo 1853 a Groot Zundert, in Olanda. Si trasferisce a Parigi nel 1875, dove già risiede il fratello Theo van Gogh.
Qui inizia il cosiddetto “periodo francese”. Vincent scopre la pittura impressionista e approfondisce l’interesse per l’arte e le stampe giapponesi.
Conosce molti pittori tra cui Toulouse Lautrec e Paul Gauguin; con quest’ultimo è nota la relazione alquanto turbolenta, come testimonia il famoso episodio del taglio dell’orecchio.
Le pere Tanguy

Il ritratto di père Tanguy è un olio su tela che raffigura Julien François Tanguy, gestore di un negozio di colori sito al numero 14 di rue Clauzel, luogo fondamentale per lo sviluppo e la diffusione dell’Impressionismo. Tanguy, affettuosamente chiamato père (papà), è stato uno dei primi a collezionare e vendere i quadri dei pittori impressionisti. La posizione dell’uomo ricorda quella di un monaco buddista e, alle sue spalle, sono dipinte delle stampe giapponesi. (©Erich Lessing/K&K Archive/Mondadori Portfolio)
Dalla svolta religiosa alla pittura della povertà
Van Gogh coltiva una dedizione totale per gli studi biblici, tanto da diventarne ossessionato.
Si reca a Ramsgate, in Inghilterra, dove entra in un piccolo collegio e comincia a pronunciare i suoi sermoni domenicali. Tale fervore religioso, tuttavia, peggiora il suo stato di salute fisico e mentale.
Nel 1880 Vincent abbandona i suoi propositi ascetici ed inaugura una stagione pittorica dominata da poveri minatori e tessitori.
Pietà

Le interpretazioni di Van Gogh delle opere di Delacroix e Rembrandt sono stati gli unici dipinti realmente religiosi che abbia mai eseguito. In questa copia della “Pietà” di Delacroix, Vincent ha aggiunto il suo personalissimo stile e, forse, anche il suo stesso volto. (Heritage Images/Mondadori Portfolio)
Tessitore al telaio

Il tema dei tessitori in pittura non era in voga, a differenza di altri lavori manuali sia nei campi sia nelle botteghe, eppure Vincent Van Gogh ne è da subito rapito. Si tratta di un mestiere che avveniva all’interno delle case come attività integrativa e spesso praticata nei mesi invernali, quando non era possibile coltivare i campi. Il pittore è attirato dalla calma e dalla ripetitività dei movimenti dei tessitori, come dal suono ritmico, quasi ipnotico, del telaio che avvolge la stanza. (©Fine Art Images/Heritage Images/Mondadori Portfolio)
La Provenza
Il 1888 è un anno fondamentale nella vita di Vincent Van Gogh. Lascia Parigi e si trasferisce ad Arles, nel Sud della Francia.
All’inizio, il cattivo tempo invernale gli impedisce di lavorare, ma una volta arrivata la primavera inizia a dipingere i paesaggi in fiore della Provenza.
Si trasferisce nella famosa “Casa gialla“, una dimora che prende in affitto e in cui spera di stabilire una comunità di artisti.
La camera di Vincent ad Arles

Il soggetto del dipinto è la camera da letto di Vincent nella Casa Gialla di Arles. Gli oggetti rappresentati raccontano la quotidianità della mattina dell’artista: vediamo il letto, l’attaccapanni, sul quale troviamo appeso il celebre cappello di paglia, un autoritratto del pittore, due stampe giapponesi, una finestra semiaperta… (Album / Mondadori Portfolio)
La malattia e l’arrivo dei primi riconoscimenti
Lo stato di salute mentale di Vincent peggiora, oscillando tra stati di calma e lucidità e altri in cui soffre di allucinazioni e fissazioni.
La frequenza crescente degli attacchi lo induce a farsi ricoverare presso l’ospedale psichiatrico di Saint Paul-de-Mausole a Saint-Rémy-de-Provence.
Corsia dell’ospedale di Arles

Due file di letti riparati da tendine corrono lungo le pareti, guidando lo sguardo fino ad una porticina sormontata da un Crocifisso. Ci sono delle suore che percorrono la corsia e poi vediamo i pazienti, raccolti attorno alla stufa, chi per scaldarsi, chi per fumare o leggere il giornale. A sinistra si vede una sedia vuota che suggerisce la presenza-assenza di Van Gogh. (©Fine Art Images / Heritage-Images / Mondadori Portfolio)
La fama postuma
L’opera di Vincent Van Gogh inizia a ricevere riconoscimenti presso la comunità artistica molto tardi.
I suoi dipinti “Notte stellata sul Rodano” e “Iris” sono in mostra al Salon des Indépendants in settembre.
Van Gogh muore il 29 luglio 1890, sparandosi in un campo nei pressi di Auverse.
Notte stellata sul Rodano

Il pittore si diletta spesso nelle vedute notturne en plein air. In questo paesaggio serale brillano le luci che si riflettono sull’acqua e le stelle nel cielo. In primo piano una coppia avanza lentamente passeggiando nella notte. (Mondadori Portfolio/Electa/Laurent Lecat)