Il 25 gennaio ricorrono i 140 anni dalla nascita di una delle più grandi e innovative scrittrici del Novecento: Virginia Woolf.
Adeline Virginia Woolf nasce a Londra il 25 gennaio 1882. La sua giovinezza viene segnata da due gravi episodi: la violenza sessuale da parte di uno dei suoi fratellastri e la morte della madre con cui aveva un legame molto forte.
Virginia, poco più che ventenne, è già una scrittrice affermata. Si trasferisce nel quartiere di Bloomsbury e contribuisce nel 1905 alla fondazione del Bloomsbury set, un gruppo di intellettuali che, attraverso dibattiti di politica, arte e storia, domina la vita culturale inglese di quegli anni.
Nel 1912 sposa Leonard Woolf. Nel 1925 scrive uno dei suoi lavori più noti, “La signora Dalloway”. Due anni dopo pubblica “Gita al faro” e nel 1928 esce “Orlando”. In questo periodo la Woolf milita nel movimento femminista, esperienza dalla quale, nel 1929, scaturirà il romanzo “Una stanza tutta per sé”.
La vita di Virginia Woolf è costellata da continue crisi psichiche e nevrotiche. È spesso colpita da lunghi periodi di depressione e tenta il suicidio.
All’età di 59 anni, il 28 marzo 1941, la scrittrice inglese decide di porre fine alla sua esistenza: muore per annegamento nel fiume Ouse, non lontano dalla sua abitazione.
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