Questo mese, il 19 dicembre, ricorre il 170° anniversario della scomparsa del pittore inglese William Turner.
Joseph Mallord William Turner nasce il 23 aprile del 1775 a Londra. Interessato alla pittura fin da giovanissimo, viene ammesso alla Royal Academy of Arts. A soli ventuno anni, Turner espone “Fishermen at Sea“, il suo primo lavoro ad olio. È il 1796: da quel momento, ogni anno, egli esporrà i propri dipinti all’Accademia.
William compie numerosi viaggi che influenzeranno il suo stile pittorico: in Svizzera e in Francia, ad esempio, ha modo di studiare i paesaggi di Nicolas Poussin e di Claude Lorrain, in Italia si reca a Venezia, Milano, Como, Napoli, Roma e in Val d’Aosta.
Turner è uno dei maggiori esponenti del Romanticismo: è affascinato dall’ignoto, dal concetto di infinito e di sublime. L’uomo è attratto dalla forza e dalla potenza della natura, ma allo stesso tempo è consapevole della sua inferiorità e fragilità. Tempeste, bufere di neve, naufragi, valanghe, squarci di sole, pioggia, vento, cieli nuvolosi e incendi sono i suoi soggetti preferiti.
L’arte di Turner in realtà fa da ponte per la successiva pittura impressionistica. Dedica numerosi studi alla luce e ai suoi effetti sul paesaggio, fino a giungere a una fusione tra colore e luce che dissolve le forme e i contorni.
Il centro della tela non è più la figura umana perché è il paesaggio a tramutarsi in un vero e proprio soggetto vivente, osservato e immortalato dal pittore inglese attraverso l’esperienza diretta dei luoghi, anche pericolosi. Ecco, dunque, che il paesaggio diventa espressione dell’interiorità dell’artista.
William Turner muore il 19 dicembre del 1851 a Cheyne Walk, Chelsea.
Mondadori Portfolio, per i 170 anni dalla sua scomparsa, ricorda l’arte e l’innovazione pittorica di William Turner attraverso una gallery dei suoi capolavori.
Autoritratto
Vapore al largo di Habour’s Mounth durante una tempesta di neve
Luce e colore (la teoria di Goethe) – Il mattino dopo il Diluvio. Mosè scrive il libro della Genesi
Pioggia, vapore e velocità
La valorosa Téméraire trainata al suo ultimo ancoraggio per essere demolita